I Santi degli Istituti Secolari ?
Proposito - Uno nuovo Unito Istituto Secolare per il XXI secolo nel cuore dei laici e nel mondo ma... I Santi ?
Le domande per oggi sono: Se gli istituti secolari hanno un nuovo carisma e sono una entità in sé e per sé, perché continuare ad utilizzare la spiritualità di altri ?
Perché vi servite della spiritualità di S. Francesco, San Domenico, ecc., quando avete un carisma vostro proprio e una vostra spiritualità? Io credo che il metodo adottato dai fondatori degli istituti secolari di porre la spiritualità dell’ istituti sotto la spiritualità dei vari ordini religiosi, sia più adatto ad un terzo ordine o a un movimento che ad un istituto secolare.
La spiritualità di questi santi e ordini religiosi oggi non è più pertinente all’istituto secolare, voi non ne avete più bisogno, non è necessaria, ecco perché io credo che voi “dovete lasciare i vostri santi” per diventare un unico istituto secolare.
Al riguardo della vocazione dei religiosi e dei laici c’è un breve racconto che mi ha sempre colpita, si tratta di .
Proposito - Uno nuovo Unito Istituto Secolare per il XXI secolo nel cuore dei laici e nel mondo ma... I Santi ?
Le domande per oggi sono: Se gli istituti secolari hanno un nuovo carisma e sono una entità in sé e per sé, perché continuare ad utilizzare la spiritualità di altri ?
Perché vi servite della spiritualità di S. Francesco, San Domenico, ecc., quando avete un carisma vostro proprio e una vostra spiritualità? Io credo che il metodo adottato dai fondatori degli istituti secolari di porre la spiritualità dell’ istituti sotto la spiritualità dei vari ordini religiosi, sia più adatto ad un terzo ordine o a un movimento che ad un istituto secolare.
La spiritualità di questi santi e ordini religiosi oggi non è più pertinente all’istituto secolare, voi non ne avete più bisogno, non è necessaria, ecco perché io credo che voi “dovete lasciare i vostri santi” per diventare un unico istituto secolare.
Al riguardo della vocazione dei religiosi e dei laici c’è un breve racconto che mi ha sempre colpita, si tratta di .

Sant’ Antonio Abate e IL Dottore
E’ scritto che al grande monaco del deserto S. Antonio Abate, il noto padre di tutti i monaci venerato per la sua altissima spiritualità, raramente raggiunta, un giorno sia stato rivelato da Dio una cosa molto interessante, e cioè che in quella città c’era una persona che era giunta al suo stesso alto livello di spiritualità e quella persona era un medico, quindi un laico, non un religioso o eremita come si sarebbe potuto pensare.
Da questo piccolo racconto credo che ci siano da prendere due punti :
Lo status spirituale più alto è possibile e raggiungibile anche per un laico
La spiritualità di un laico consacrato nel mondo è pari con quella dei religiosi.
Per questo motivo è opportuno che l’ istituto secolare bisogna che lasci la spiritualità degli ordini religiosi e dei loro santi per diventare un unico istituto con il proprio status e carisma, una spiritualità e una organizzazione propria e non sotto un ordine religioso.
Mi rendo conto che dicendo queste cose e cioè di “lasciare” i vostri santi, posso suscitare perplessità e inquietudine, se non altro perché le cose sono sempre state in questo modo quindi che cosa c’è da dire al riguardo dei vostri santi?
E’ scritto che al grande monaco del deserto S. Antonio Abate, il noto padre di tutti i monaci venerato per la sua altissima spiritualità, raramente raggiunta, un giorno sia stato rivelato da Dio una cosa molto interessante, e cioè che in quella città c’era una persona che era giunta al suo stesso alto livello di spiritualità e quella persona era un medico, quindi un laico, non un religioso o eremita come si sarebbe potuto pensare.
Da questo piccolo racconto credo che ci siano da prendere due punti :
Lo status spirituale più alto è possibile e raggiungibile anche per un laico
La spiritualità di un laico consacrato nel mondo è pari con quella dei religiosi.
Per questo motivo è opportuno che l’ istituto secolare bisogna che lasci la spiritualità degli ordini religiosi e dei loro santi per diventare un unico istituto con il proprio status e carisma, una spiritualità e una organizzazione propria e non sotto un ordine religioso.
Mi rendo conto che dicendo queste cose e cioè di “lasciare” i vostri santi, posso suscitare perplessità e inquietudine, se non altro perché le cose sono sempre state in questo modo quindi che cosa c’è da dire al riguardo dei vostri santi?

Voglio rispondere con alcuni punti al riguardo dei vostri santi:
1. Ogni santo vuole fare la volontà di Dio – quindi se Dio desidera che gli istituti secolari diventino un unico istituto, per il santo in questione non ci sarà alcun problema.
2. Ciascuno di questi santi ha dovuto lasciare le cose che c’erano prima per seguie lo Spirito Santo, per es. benedettini, poi francescani , domenicani e carmelitani…tutti hanno dovuto lasciare quello che c’era prima altrimenti non sarebbe mai nato nulla di nuovo!
3. Credo che Dio stia chiamando gli istituti secolari a diventare un unico istituto, quindi l’esistenza negli istituti di tanti santi “ispiratori” non è pertinente alla nuova situazione.
4. In questi anni, in alcune regioni c’è stato uno sviluppo delle CIIS locali e nel tempo questi aumenteranno, quindi la direzione per costituire un unico istituto secolare è già presente anche se ancora non c’è consapevolezza di questo, L’ attaccamento nei vari istituti ai diversi santi ispiratori ostacola questa tendenza, perché sono visti come elemento di divisione fra i vari istituti, così ad es. i membri di un istituto di spiritualità francescana non possono “stare” con i membri di spiritualità teresiana!
5. l’istituto secolare era un concetto molto più avanti dell’epoca in cui sono vissuti la maggioranza dei vostri santi e loro non hanno né parlato, né scritto per gli istituti secolari e neanche il loro stile di vita era adatto ad un laico consacrato nel mondo di oggi
6. Il continuo riferimento alla spiritualità dei santi del passato vi sta tenendo indietro e questa non è una cosa positiva per un istituto secolare, che deve camminare in avanti con concetti e stili di vita moderni per essere vivo ed efficace nel XXI secolo.
7. Un problema serio è che la spiritualità dei vostri santi sta prendendo da voi troppo tempo, sforzo ed energia per aggiornali alla vocazione dei laici consacrati in questo secolo.
8. Ci sono libri scritti da voi che continuamente fanno riferimento ai santi del passato quando la vostra energia potrebbe essere indirizzata in altre direzione più pertinenti al nostro tempo.
9. Mettendo la spiritualità dei vostri santi in maniera così prominente, rischiate di incrementare una spiritualità di tipo “ devozionalistico” che origina una spiritualità disiquilibrata con poca crescita e non pertinente alla vocazione di laici consacrati nel mondo.
10. Ad ogni santo Dio ha dato un limite - solo Dio è senza limiti - cioè c’è un certo limite, un certo numero di persone e di organizzazioni che ogni santo può sostenere, questo argomento è complesso e non posso svolgerlo qui. Penso che sia sufficiente dire che io credo che uno dei motivi per cui gli istituti secolari sono deboli ha origine da qui.
11. Io reputo che molta devozione ad un santo e’ uno dei segni di un’altra vocazione e non di quella dell’ istituto secolare
1. Ogni santo vuole fare la volontà di Dio – quindi se Dio desidera che gli istituti secolari diventino un unico istituto, per il santo in questione non ci sarà alcun problema.
2. Ciascuno di questi santi ha dovuto lasciare le cose che c’erano prima per seguie lo Spirito Santo, per es. benedettini, poi francescani , domenicani e carmelitani…tutti hanno dovuto lasciare quello che c’era prima altrimenti non sarebbe mai nato nulla di nuovo!
3. Credo che Dio stia chiamando gli istituti secolari a diventare un unico istituto, quindi l’esistenza negli istituti di tanti santi “ispiratori” non è pertinente alla nuova situazione.
4. In questi anni, in alcune regioni c’è stato uno sviluppo delle CIIS locali e nel tempo questi aumenteranno, quindi la direzione per costituire un unico istituto secolare è già presente anche se ancora non c’è consapevolezza di questo, L’ attaccamento nei vari istituti ai diversi santi ispiratori ostacola questa tendenza, perché sono visti come elemento di divisione fra i vari istituti, così ad es. i membri di un istituto di spiritualità francescana non possono “stare” con i membri di spiritualità teresiana!
5. l’istituto secolare era un concetto molto più avanti dell’epoca in cui sono vissuti la maggioranza dei vostri santi e loro non hanno né parlato, né scritto per gli istituti secolari e neanche il loro stile di vita era adatto ad un laico consacrato nel mondo di oggi
6. Il continuo riferimento alla spiritualità dei santi del passato vi sta tenendo indietro e questa non è una cosa positiva per un istituto secolare, che deve camminare in avanti con concetti e stili di vita moderni per essere vivo ed efficace nel XXI secolo.
7. Un problema serio è che la spiritualità dei vostri santi sta prendendo da voi troppo tempo, sforzo ed energia per aggiornali alla vocazione dei laici consacrati in questo secolo.
8. Ci sono libri scritti da voi che continuamente fanno riferimento ai santi del passato quando la vostra energia potrebbe essere indirizzata in altre direzione più pertinenti al nostro tempo.
9. Mettendo la spiritualità dei vostri santi in maniera così prominente, rischiate di incrementare una spiritualità di tipo “ devozionalistico” che origina una spiritualità disiquilibrata con poca crescita e non pertinente alla vocazione di laici consacrati nel mondo.
10. Ad ogni santo Dio ha dato un limite - solo Dio è senza limiti - cioè c’è un certo limite, un certo numero di persone e di organizzazioni che ogni santo può sostenere, questo argomento è complesso e non posso svolgerlo qui. Penso che sia sufficiente dire che io credo che uno dei motivi per cui gli istituti secolari sono deboli ha origine da qui.
11. Io reputo che molta devozione ad un santo e’ uno dei segni di un’altra vocazione e non di quella dell’ istituto secolare

Quindi in conclusione ho scritto della necessità di cambiare le cose, lo
svilluppo della spiritualità, la riorganizzazione degli istituti secolari in
un unico istituto lasciando la porta aperta per una nuova fondazione e
per realizzare queste cose è importante lasciare i tanti santi e le loro
spiritualità per fare un unico istituto secolare con i proprio carismaforte ed efficace per il nostro secolo e per quello
successivo.
Diana May Cockburn
16 Maggio 2017